Sì al suicidio assistito per Gloria, malata oncologica
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Italia: ok al suicidio assistito per Gloria, malata oncologica

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Dopo sei mesi dall’avvio dell’iter, Gloria può finalmente procedere con il suicidio assistito concesso dal Veneto.

Per la seconda volta la Regione Veneto dà il via libera al suicidio assistito, questa volta per porre fine alla vita di Gloria, malata oncologica incurabile. A darne l’annuncio è stata l’Associazione Luca Coscioni, comunicando che l’azienda sanitaria regionale e il Comitato etico hanno accolto la richiesta di verifica delle condizioni, per poter accedere al ‘suicidio medicalmente assistito’.

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Ospedale, suicidio assistito

La storia di Gloria

Dopo Stefano Gheller, 49enne affetto da distrofia muscolare che lo scorso anno ha potuto mettere fine alla sua sofferenza, adesso anche la 78enne Gloria può dirsi “libera fino alla fine”. Malata oncologica veneta, è stata completata la procedura di verifica delle condizioni e delle modalità per accedere al suicidio assistito, dopo circa 6 mesi dall’avvio dell’iter.

Ho vissuto periodi pesanti con forza e volontà per affrontarli, fin dall’inizio ero informata che si prospettava un periodo difficile e così è andata, ed ecco la motivazione della mia richiesta di Fine vita dignitosa. Ho avuto una vita libera, bella, quando deciderò di procedere con l’aiuto al suicidio per porre Fine alle mie sofferenze, nonostante tutto l’ultima parola per me sarà ‘la vita è bella’ e sono stata libera Fine alla Fine”, ha detto Gloria.

L’iter per il suicidio assistito

La donna, grazie al supporto dell’Associazione Luca Coscioni, aveva iniziato la procedura a novembre 2022. L’azienda sanitaria ha dunque attivato le verifiche necessarie e ha stabilito che Gloria possiede tutti i requisiti previsti dalla sentenza 242/19 della Consulta.

Si accerta quindi che: Gloria ha autonomamente e consapevolmente deciso di procedere con l’aiuto alla morte assistita; che è affetta da patologia oncologica irreversibile; che tale patologia produce sofferenza che lei stessa reputa intollerabile; che i trattamenti con ‘farmaci antitumorali mirati’ costituiscono sostegno vitale.

A fine marzo 2023, l’azienda sanitaria ha comunicato alla 78enne che era stata rilevata la sussistenza dei requisiti previsti dalla sentenza 242/19 della Consulta. Nell’aprile 2023 l’azienda sanitaria ha poi comunicato la tipologia di farmaco idoneo per poter procedere e le modalità di assunzione.

Nei giorni scorsi, è stato comunicato poi che verrà fornita la strumentazione necessaria all’autosomministrazione del farmaco letale, e il Servizio sanitario regionale fornirà tutto quanto occorre nell’immediatezza dell’evento.

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ultimo aggiornamento: 9 Giugno 2023 16:35

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